Markers tumorali

Nel campo dell’oncologia si cerca continuamente di trovare un metodo che consenta il più rapidamente possibile di individuare un tumore, riconoscerlo e scegliere la terapia più adatta per sconfiggerlo.

Alla luce di questi principi, negli ultimi anni si è notevolmente sviluppato il campo della ricerca dei markers tumorali e col passare del tempo stanno diventando sempre più test di routine all’interno dei laboratori di analisi.

I markers tumorali sono delle proteine di origine fetale (oncofetali), alcuni ormoni, degli enzimi, oppure immunoglobuline e antigeni. Queste sostanze, normalmente assenti o presenti in quantità limitate nel nostro organismo, aumentano in alcuni tumori maligni.

Essi però non sono sufficienti, ma vanno associati ad altri esami, perché un loro aumento può verificarsi anche in corso di altre malattie non necessariamente tumorali. Ne deriva perciò che l’utilità clinica è sia limitata al controllo nel tempo (follow-up) del paziente neoplastico e, in fase diagnostica, i markers siano un sussidio di altri test di laboratorio o di esami radiologici. Pertanto vanno considerati come un campanello d’allarme che deve indurre a eseguire esami più specifici.

  • Alfa 1 Fetoproteina
  • Alfa 1 Fetoproteina (Liq. Amniotico)
  • ANTIGENE POLIPEPTIDICO TISSUTALE (TPA)
  • CA 125
  • CA 15-3
  • CA 19-9 (GICA)
  • CA 72-4
  • CEA (Carcino – Embryonic Antigen)
  • CYFRA 21-1
  • Fosfatasi prostatica (PAP)
  • NSE (enolasi neuronale specifica)
  • P.S.A.
  • P.S.A. libero